Diciamo le cose come stanno. Se sai come scrivere un brief puoi creare contenuti focalizzati, efficaci e pertinenti in meno tempo. Semplifichi il tuo lavoro e attenui l’ansia che ti assale quando ricevi un contenuto dai tuoi collaboratori.
L’attività di content editing per il blog aziendale può essere frustrante e innervosirti parecchio. A volte, pensi che sarebbe più facile scrivere i contenuti da solo, ma non sei il Bodhisattva dalle mille braccia e dagli undici volti. Forse sei una persona altruista, dotata di grande coraggio, ma non hai tutto il tempo che vorresti e le scadenze incombono dall’alto come un ordine divino.
Il brief è uno strumento collaborativo importante. Se scritto bene, con coerenza ed empatia, permette di condividere informazioni precise e mirate all’obiettivo. È una mappa dettagliata, che ha lo scopo di orientare le azioni di tutti i collaboratori coinvolti nel progetto.
Allo stesso modo, è possibile creare un brief per ogni contenuto che dovrai scrivere o delegare. Un documento preciso e minuzioso che, se fatto bene, ti aiuta a ragionare e a comunicare, per accelerare il processo di scrittura.
Ho fatto e disfatto modelli di content brief per mesi, finché ho trovato il giusto equilibrio tra qualità e quantità d’informazioni utili al mio processo di scrittura. Dunque, se anche tu sei alle prese con la creazione di contenuti, e non hai tempo da perdere, questo articolo ti piacerà. Lasciami spiegare.
Come scrivere un brief dei contenuti: a chi può servire
Il content brief è uno strumento utile per chiunque debba delegare o scrivere contenuti. Dopotutto, ogni blog post deve essere associato agli interessi del pubblico e agli obiettivi aziendali.
Imprenditori e liberi professionisti sanno (ditemi che finalmente lo avete capito) quanto siano importanti i contenuti. Avere un modello di brief efficace a cui affidarsi semplifica il processo di creazione e aiuta a risparmiare denaro, evitare situazioni di panico e inutili perdite di tempo.
Lo sai tu e lo so io, la qualità dei contenuti e il tempo necessario per realizzarli sono 2 fattori che devono trovare un equilibrio perfetto. Se non accade abbastanza spesso siamo fregati: creiamo contenuti mediocri, oppure spendiamo più tempo di quanti soldi potremmo mai guadagnare scrivendoli.
Purtroppo, non siamo nati tutti con il gene della scrittura. Capita di rado che le dita danzino sulla tastiera e compongano un testo magnifico, focalizzato e orientato SEO. La maggior parte delle volte è una faticaccia mostruosa, anche se hai ben chiaro di cosa dovrai scrivere.
I problemi si moltiplicano quando devi delegare. Content writer affidabili ce ne sono, ma comunicare le informazioni in modo chiaro ed esaustivo non è affatto banale, come potrebbe sembrare.
Dunque, sapere come scrivere un brief, o meglio un content brief, può servire a chi deve:
- confrontarsi con il cliente per allineare gli obiettivi del contenuto;
- comunicare con i collaboratori che dovranno scrivere il contenuto;
- scrivere contenuti di valore, pertinenti e orientati SEO nel minor tempo possibile.
I contenuti devono portare risultati concreti. E una buona organizzazione aiuta chiunque, dal copywriter esperto all’ultimo arrivato. Quindi, prenditi il tempo per creare un content brief completo, ma conciso.
È il miglior investimento che potrai fare per migliorare l’efficienza delle tue performance di scrittura e salvaguardare la tua sanità mentale, quando dovrai delegare la scrittura dei contenuti.
Cos’è un brief dei contenuti
Il content brief è un documento strategico da usare per accelerare la creazione di contenuti. Aiuta a tracciare le linee guida necessarie per definire l’obiettivo del blog post, l’angolazione con cui affrontare l’argomento, le necessità a cui deve rispondere, ecc.
Ti sarà comodo per evitare di perdere una montagna di tempo nel correggere contenuti finiti fuori dai binari, o aggrovigliati in qualche gomitolo di pensieri senza fine.
Per scrivere contenuti efficaci hai bisogno di organizzazione e metodo. Questo sarà ancora più evidente nel momento in cui dovrai interagire con un collaboratore, per scrivere contenuti e rispettare le scadenze, o per rapportarti con il cliente.
Scrivere un content brief ti permette di avere tutte le informazioni utili per::
- fornire al cliente un identikit del contenuto, per avere un feedback prima di “bruciare” ore nella creazione di un testo che non incontrerà le sue aspettative;
- avere linee guida definite nei minimi dettagli, per creare il miglior contenuto possibile;
- comunicare ai tuoi collaboratori una traccia chiara da seguire, per ricevere un contenuto accurato;
- risparmiare ore di lavoro e stress nella fase di revisione;
- focalizzare l’attenzione sui concenti essenziali che il lettore dovrà portare con sé dopo la lettura;
- definire il tono di voce che dovrai usare;
- determinare l’intento a cui la keyword obiettivo dovrà rispondere per posizionarsi nelle SERP;
- selezionare le parole utili per contestualizzare il contenuto.
Quando avrai definito il tuo modello di brief non avrai altro riferimento al di fuori di lui. Zero perdite di tempo e distrazioni. Quello che ti serve è tutto lì, chiaro e comprensibile.
Come scrivere un brief dei contenuti
Il primo passo per scrivere un content brief efficace è quello di raccogliere e processare alcune informazioni essenziali. Questo vale sia quando devi delegare la scrittura di un contenuto che quando spetta a te crearlo.
Le informazioni di cui hai bisogno arrivano direttamente dal briefing fatto con il cliente, prima di avviare il processo di content strategy:
- tono di voce;
- guida di stile (se il cliente ne ha una);
- informazioni sull’azienda, intenti e obiettivi del blog;
- buyer personas di riferimento;
- materiale informativo su prodotti e servizi;
- filosofia aziendale, mission, valori, ecc.;
- esempi di blog post o contenuti di competitor che piacciono, o a cui si ispira il tuo cliente, ecc.;
- competitor principali.
Tutte queste informazioni sono necessarie per costruire il contesto in cui andranno a inserirsi i tuoi contenuti. Più dati utili raccoglierai e più sarà facile creare contenuti pertinenti ed efficaci.
Ora scendiamo nei dettagli del modello di content brief, passo dopo passo, per trovare un metodo vincente e creare contenuti focalizzati.

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Come scrivere un brief efficace in 20 passi
Lo so, sono 20, non 7 o 3. Non sono neppure un numero dispari, chiedo perdono al Neuromarketing. Ma, a prescindere da queste mie gravi colpe, ora puoi concentrarti sul tuo content brief.
Per le mie attività di scrittura ho creato un modello molto semplice, ma dettagliato. Alcune informazioni sono imprescindibili, altre meno, ma insieme facilitano il processo di scrittura, cancellano dubbi e contribuisco a rendere più focalizzati ed efficaci i contenuti.
È quello che funziona meglio per me. Certo, siamo tutti diversi, ma penso ti sarà utile per iniziare. Poi, se vorrai, potrai personalizzarlo in base alle tue abitudini organizzative e di scrittura.
Forse, alcune informazioni potrebbero sembrarti banali, quasi scontate. Tuttavia, il brief è uno strumento di comunicazione e devi pensare alle persone che lo dovranno consultare. Dunque, fai molta attenzione e valuta bene prima di decidere se una sezione sia davvero di troppo.

#1 Brief aziendale: chi è il cliente
Descrivi in modo succinto chi è il cliente che ha commissionato il contenuto. Riporta le informazioni essenziali del brief creativo: la sua visione, il settore in cui opera, i servizi o prodotti che offre e per chi, oltre alle caratteristiche chiave che lo differenziano dai concorrenti.

#2 Topic: l’argomento principale del content brief
Indica l’argomento trattato nell’articolo e descrivi l’angolazione con cui affrontare il tema. Cerca di essere chiaro e dettagliato. Un argomento può avere molte sfumature ed essere trattato in modo diverso in base all’intento di ricerca e al grado di conoscenza del lettore a cui l’articolo si rivolge.

#3 Come scrivere un brief: determina l’obiettivo del tuo contenuto
Descrivi l’obiettivo del contenuto: perché lo stai scrivendo? In questo caso, quando parlo di “obiettivo”, non mi riferisco solo a cosa vuoi ottenere con il contenuto, ma anche a quali benefici stai offrendo alle persone.
In questa sezione puoi riflettere su come il contenuto possa allinearsi sia all’obiettivo aziendale che alle aspettative delle persone: quali informazioni devi fornire per aiutarle a soddisfare il loro intento di ricerca? In quale punto dell’ipotetico viaggio dell’acquirente sarà collocato il contenuto?

#4 Buyer personas
Inserisci informazioni pertinenti sul target di riferimento. Quando possibile, dovresti riportare i dati demografici, perché chiariscono chi è il lettore (età, sesso, professione, problemi che sta affrontando, ecc.).
Ma non solo, sono fondamentali anche le caratteristiche psicografiche. Ovvero, perché dovrebbe essere interessato al contenuto: personalità, atteggiamenti, interessi, preoccupazioni, ambizioni, desideri, ecc.
L’unione dei dati demografici e psicografici permette di creare un quadro chiaro del lettore ideale.
Tuttavia, spesso, gli scrittori di contenuti non hanno tutte queste informazioni. L’unico modo è considerare l’intento legato alla query di ricerca, per farsi un’idea delle necessità del lettore a cui si dovranno rivolgere.

#5 Tono di voce e stile
Descrivi la voce, il tono e lo stile del brand. Qui puoi annotare anche dei link di esempio, molto utili se devi delegare il contenuto.

#6 Titolo del blog post
Definisci un titolo, anche provvisorio, purché contenga la keyword obiettivo e i vantaggi per il lettore. Se sei abituato a usare delle formule per il titolo, e sai che funzionano bene, puoi già usare una di quelle.
Per esempio: Keyword (Essere imprenditore:) + numero (7) + beneficio (tratti caratteristici per avere successo).

#7 Search intent
Quale tipo di contenuto stai creando e a quale intento risponde? L’intento di ricerca del potenziale lettore ti aiuta a metterti nei suoi panni e a focalizzare il contenuto: sia per evidenziare i concetti chiave che per “giocare” con le sue emozioni e condurlo all’obiettivo del tuo blog post.

#8 Sinossi o “arco narrativo”
Può essere una breve descrizione o un elenco puntato, l’importante è dare delle direttive: cosa vuoi che contenga il blog post?
Tutti i blog post contengono una storia. Non deve essere una cosa del tipo “C’era una volta…”, ma una breve panoramica sui concetti essenziali che portano all’obiettivo del post e soddisfano l’intento di ricerca.
Come se fosse una classica storia in 3 atti, pensa a come puoi contribuire al viaggio di trasformazione del tuo lettore. Quindi, riporta le informazioni che possono facilitare chi dovrà scrivere il contenuto. Funziona anche se sei proprio tu che dovrai scriverlo.

#9 Takeaways
Concetti chiave che desideri restino impressi nel lettore: sono i “backup” dei punti cruciali del contenuto. Quelli che potresti usare anche nella tua conclusione, per riassumere, prima di portarlo alla CTA (Call To Action), se ne hai prevista una (Dimmi di sì).

#10 Keyword obiettivo
Per quale parola chiave vuoi posizionare il contenuto? Ovvero, decidi qual è la parola chiave che meglio risponde al search intent delle persone, per il topic che stai trattando.

#11 Keywords correlate
In questa sezione puoi indicare le parole o frasi correlate alla keyword obiettivo, che permettono di contestualizzare il contenuto e a renderlo più pertinente agli occhi di Google.

#12 Possibili domande a cui rispondere
Quali sono le domande relative all’argomento del contenuto, che le persone hanno digitato su Google?
Puoi aggiungerle in questa sezione per orientare la scrittura del contenuto e soddisfare l’intento di ricerca con maggior precisione.

#13 Come scrivere un brief: cosa determinerà il successo del contenuto
In questa sezione del tuo modello di content brief puoi indicare i fattori che determineranno il successo del tuo contenuto. Cosa deve accadere affinché il contenuto abbia successo?
Molto dipende dal tipo di contenuto e dove verrà collocato nel viaggio dell’acquirente. Per esempio, vuoi posizionare una specifica keyword a coda lunga in prima pagina nei prossimi 3 mesi?
Oppure, vuoi che il lettore scarichi una risorsa gratuita e lasci la sua e-mail? Il contenuto deve spingere alla condivisione sui social media per aumentare l’engagement e l’autorevolezza? Ecco, questa è l’azione che deve accadere, affinché il contenuto possa soddisfare il fatto di esistere.
Fornire questi dettagli, insieme a come soddisfare gli obiettivi del lettore, aiuterà il tuo scrittore a riflettere su come strutturare il contenuto.

#14 Numero parole: la lunghezza del contenuto
Molto dipende dal tipo di contenuto che vuoi realizzare: è un approfondimento? Una news? L’analisi dei competitor fornisce un’indicazione di massima sulla lunghezza del contenuto e quali concetti non dovranno mancare.
Questo non vuol dire che, se hai già scritto tutto quello che potevi, dovrai allungare inutilmente il contenuto.
Inoltre, indicare la lunghezza dell’articolo orienta chi dovrà scriverlo: quanto tempo sarà necessario, quanto dovrà scendere in profondità e a quali concetti dovrà dare priorità.

#15 Immagini, video e infografiche
Numero e tipo di immagini che andranno inserite nel contenuto e da chi saranno fornite. Devi cercarle tu? Il tuo collaboratore? Le fornisce il cliente? Ci saranno solo immagini, oppure dovrai aggiungere video o infografiche?

#16 Competitor
I primi 5 risultati su Google per un’analisi delle informazioni da includere nel contenuto. Ma non solo, anche per cogliere il search intent assegnato da Google alla query cercata dai lettori a cui ti vuoi rivolgere.

#17 Risorse
In questa sezione puoi inserire l’elenco delle fonti da cui prendere spunto nel trattare l’argomento: eventuali approfondimenti utili, pdf specifici, ecc.

#18 Link interni ed esterni
Quali sono i link per fare cross linking interno e link building? Se ne hai, riportali qui con il relativo anchor text da usare.

#19 Note
Fonti di esperti, ricerche, libri, video, citazioni, dati, pensieri, eventuali risorse fornite o indicate dal cliente. Qualsiasi cosa possa arricchire il contenuto, oppure indicazioni per chi dovrà scriverlo.

#20 CTA (Call To Action)
Quale azione vuoi che compia il lettore? Concludere un blog post senza chiedere, più o meno velatamente, un’azione è quasi un crimine nel content marketing.
Non devi per forza richiedere un contatto o portare il lettore ad acquistare qualcosa. Puoi anche suggerirgli un ulteriore contenuto da leggere: è comunque utile per far rimanere le persone sul sito e instaurare una relazione di fiducia.
Come scrivere un content brief per creare contenuti pertinenti e di valore
Diventare un Bodhisattva dalle mille braccia e dagli undici volti è pressoché impossibile. Ma non puoi neppure continuare a subire l’ansia dell’incertezza e vivere sperando che i tuoi collaboratori abbiano capito cosa fare.
Questi 20 passi, per creare un content brief efficace, ti aiuteranno a tracciare la direzione che il contenuto dovrà prendere. Inoltre, disegneranno una mappa esaustiva per gli scrittori a cui dovrai delegarne la creazione.
Quindi, che tu segua tutti i passi che ti ho suggerito, oppure no, sfrutta la tua saggezza e inizia a usare un modello di content brief. È uno strumento strategico importantissimo, che ti permetterà di creare contenuti efficaci e pertinenti, risparmiare tempo ed evitare soffocanti attacchi di panico.
Scarica il tuo modello di brief direttamente da qui: Content Brief Template.
Scrivere contenuti con continuità, per promuovere la tua azienda, non è facile. Inutile nascondersi nel regno della fantasia. Ma la verità è questa: no contenuti, no business online.
Se l’idea di affrontare tutto questo ti fa sentire a disagio e non sai da che parte iniziare, dai un’occhiata al corso – Come scrivere articoli per trovare clienti con il blog. Scopri quanto sia semplice creare i tuoi contenuti se sai come farlo. Oppure, guarda i corsi di formazione online che ho selezionato per te.