Scrivere contenuti per blog che coinvolgano le persone e sappiano condurle verso i tuoi obiettivi di business: questo è il punto.
Spesso, troppo spesso, aziende e professionisti acquistano testi a prezzi ridicoli. Infarciscono i loro blog con contenuti utili come il tasso d’interesse sui conti correnti bancari: zero assoluto.
Ogni domanda nel web trova risposta in un contenuto. Cosa te ne fai di un testo che nessuno vedrà mai? In questo modo, non stai risparmiando, stai solo bruciando opportunità e budget.
Un testo scritto per il web deve contenere parole che attraggano, parole che informino, parole che coinvolgano, parole che accompagnino, parole che vendano.
Attrarre l’attenzione delle persone, riuscire a conquistare la loro fiducia e convertirle in clienti: questo è il compito che i tuoi contenuti per blog sono chiamati a svolgere.
È un compito arduo, non ci sono garanzie. C’è studio, c’è metodo, c’è impegno e sinergia d’intenti tra te e chi si occuperà dei tuoi contenuti.
Ho raccolto qualche consiglio per aiutarti a valutare se i tuoi contenuti siano in grado di accogliere le persone e stimolare all’engagement. Sei pronto? Partiamo.
Sommario: dritto al concetto
Contenuti per blog: cos’è il Content Engagement?
Il Content Engagement è quando le persone reali rispondono in modi misurabili ai tuoi contenuti.
Questa definizione può essere intesa con sfumature diverse a seconda degli obiettivi di marketing della tua azienda.
Anche il formato dei tuoi contenuti per blog determina una sfumatura importante nella definizione di Content Engagement. L’impegno che può essere considerato buono per un blog post è diverso per un podcast o un video (webinar).
Tuttavia, per la maggior parte delle aziende, possiamo partire dal monitoraggio e l’analisi delle seguenti metriche, per raccogliere informazioni sul tasso di coinvolgimento dei contenuti:
- totale delle persone che leggono un contenuto (metrica simile a quella dei “visitatori unici”)
- tempo per persona. Ovvero, quanto tempo le persone dedicano al tuo contenuto.
- tasso di fine: la percentuale di persone che legge l’intero contenuto o vede il tuo video, ascolta il tuo podcast fino alla conclusione.
- condivisioni: Il numero di persone che condividono il tuo contenuto.
Trattenere i tuoi lettori sul blog e convincerli a consumare i tuoi contenuti è un’impresa ardua. Dunque, come scrivere contenuti per blog capaci di attrarre e coinvolgere le persone affinché queste metriche migliorino?
Sei consapevole che le dinamiche in gioco sono tante e le sfumature che le contraddistinguono vanno esaminate e trattate con dovizia. Fermo restando che i tuoi contenuti per blog dovranno contenere un messaggio, che punta dritto verso l’obiettivo, ecco tre azioni che puoi considerare per incrementare il coinvolgimento.
Contenuti per blog: 3 modi per incrementare il tasso di coinvolgimento
Qual è la prima cosa che le persone leggeranno? Sono sicuro che hai indovinato: sarà il titolo del tuo contenuto.
Qualunque sia la tipologia di contenuti che hai deciso d’implementare nella tua strategia di business online, il titolo sarà determinate.
Poiché la scrittura di contenuti per blog è l’ambito in cui lavoro, mi concentrerò sui testi:
- titolo;
- introduzione;
- content design.
Spesso sono i dettagli a fare la differenza. Parti dal titolo del tuo post e segui questi consigli. Spero, ti saranno utili. Se hai dubbi, io sono qui, tra queste parole e ti aspetto nello spazio riservato ai commenti.
Il titolo del post deve essere coerente con il contenuto
Il titolo del tuo contenuto per blog deve essere coerente con i concetti esposti nel testo. Quando parlo di “titolo del post” mi riferisco all’heading, marcato con il tag <h1>, ma vale anche per il titolo SEO, che invece è marcato con il tag <title>.
In questo contesto, tralasciamo le caratteristiche che il titolo deve assumere lato SEO, o per rispondere ai tuoi obiettivi di marketing, e soffermiamoci sulla coerenza.
Se si verifica una disconnessione tra ciò che il tuo titolo annuncia e quello che il contenuto offre, vedrai scappare il lettore a gambe levate.
Quando crei il tuo titolo hai molti fattori da valutare e sono tutti importanti, ma non dimenticare che trasparenza e chiarezza sono i 2 pilastri fondamentali.
Un esempio? Eccolo: “Come scrivere un titolo efficace: 3 tattiche per non sbagliare”
Aiuta il lettore a capire subito che si trova nel posto giusto e che manterrai quanto promesso nel titolo.
Content engagement: aiuta il lettore a capire subito che si trova nel posto giusto e manterrai quanto promesso nel titolo. #contentmarketing #copywriting #blogClick To TweetDai un obiettivo preciso ai tuoi contenuti
Lo so, ne hai lette di tutti i colori su come iniziare un post. Così tante tecniche che ti sembra di aver più dubbi di quanti ne avevi in principio. Cerca sempre di contestualizzare e di dare un obiettivo al tuo post. Ti aiuterà a decidere come iniziarlo.
In questo post il nostro scopo è accrescere il content engagement. Vogliamo che le persone atterrate sul nostro contenuto, ci restino e lo leggano. Cosa c’è di meglio del comunicare subito quello che troveranno?
Proseguiamo basandoci sull’esempio del titolo che hai appena visto: “Come scrivere un titolo efficace: 3 tattiche per non sbagliare”.
Potresti iniziare subito con una frase di questo tipo: “Scrivere un titolo efficace ti sembra arduo come scalare una montagna a mani nude? In questo articolo imparerai tre tattiche per scrivere un titolo capace di attrarre i tuoi lettori”.
Io inizio con una frase di questo tipo, di solito, perché mi piace. Risuona nelle mie corde.
Trova il tuo modo di parlare alle persone. Applica le tattiche che ritieni più opportune, ma fai sempre sentire la tua voce. Fai sentire al lettore che il contenuto respira, perché c’è la tua anima dentro.
Anche se si tratta di un post che parla di come fare la torta di mele, fai sentire a suo agio il lettore, crea empatia. Non c’è uno schermo, sei tu e lui o lei, spiega come fare questa torta di mele strepitosa. Emozionati, perché una scrittura fredda è una scrittura morta. Una scrittura morta non converte, e se non converte il tuo business la seguirà presto.
Content engagement: Emozionati, perché una scrittura fredda è una scrittura morta. Una scrittura morta non converte, e se non converte il tuo business la seguirà presto. #contentmarketing #contentwriter #blogClick To TweetBuyer Personas
Per trovare il modo giusto di parlare alle persone hai bisogno di capire quali siano i tuoi interlocutori ideali, i tuoi potenziali clienti: le tue buyer personas. Sono fondamentali per fornire una base solida alle tue strategie di web marketing.
E se ci fosse un modo per capire cosa sono e come crearle? Scopri il corso per capire come trovare i clienti per il tuo business online.
Crea un’introduzione che porti avanti il lettore
Hai un titolo coerente, accattivante e una frase iniziale che ha rassicurato il lettore: “ehi, sei nel posto giusto”. E adesso?
Adesso crea un’introduzione che prenda per mano il lettore. Fallo immergere nel tuo contenuto. Sì, ma come?
Anche in questo caso le opzioni a tua disposizione sono numerose e vanno contestualizzate. Ecco 3 tattiche che potresti applicare alla tua introduzione per attrarre le persone.
#1 Racconta una storia
Coinvolgi i lettori con un aneddoto personale o racconta una storia che sappia creare empatia e stimolare le emozioni. Crea curiosità crescente nell’attesa d’introdurre il nocciolo del contenuto. Cerca di non essere troppo “logorroico” (come me) e fai in modo che la narrazione scorra naturalmente con il resto del contenuto.
Ecco un esempio carino che ho usato in un mio post:
Quand’ero un ragazzo, era l’agosto del 2001, ho fatto una splendida vacanza a Opatia, in Croazia. Due rilassanti settimane di sole e mare.
Purtroppo, sulla strada del ritorno, nei pressi del confine tra Slovenia e Italia, mi sono perso.
Immagina, era sera inoltrata, mi ritrovavo solo e disperso in un reticolo di stradine senza illuminazione, né cartelli. Neppure un’indicazione per tornare sulla strada principale, quella che mi avrebbe portato verso il confine.
Ora, non ti sto scrivendo dal sedile di un’auto dispersa in Slovenia, e seppur non ricordi come sia finito in quella situazione, sono riuscito a tornare casa. Ma non ti ho raccontato questo evento per il gusto di farti perdere del tempo, il punto è un altro.
A distanza d’anni, il ricordo di quella vacanza in Croazia è rimasto legato solo alla brutta sensazione d’angoscia che ho provato. E sai che c’è? In Croazia non ci sono più tornato.
Pensa, quella stessa sensazione d’angoscia è ciò che i tuoi lettori provano quando cliccano su un link che li conduce davanti a una pagina allarmante: errore 404.
Potresti creare una metafora per affrontare l’argomento dell’articolo e richiamarla durante la scrittura, fino alla conclusione, per offrire coerenza e continuità nell’esperienza del lettore.
Se vuoi approfondire e leggere l’articolo: Come trasformare la pagina errore 404 in opportunità.
#2 Agita il problema
Prendi il problema, che ti sei prefissato di risolvere, e mettilo in uno shaker da barman. Agita bene e mostra al lettore cosa potrebbe perdere se non leggesse il tuo articolo. Usa parole forti ed emozionali, come “drammatico”, “spaventoso” o “rischioso”, ma poi rassicurali: il tuo post contiene la soluzione che stavano cercando. L’ingrediente giusto per un drink di successo.
Questo non è un approccio che risuona nelle mie corde, per lo meno, non quando viene “shakerato” troppo. Ma, se ben studiato, è capace di attirare l’attenzione e far proseguire il lettore lungo il percorso che le tue parole hanno in serbo per lui.
Ricorda che dovrai mantenere le tue promesse. Quindi, dopo aver “consumato” il tuo contenuto, il lettore dovrà avere in mano indicazioni preziose, per iniziare un percorso che lo conduca a realizzare i suoi obiettivi.
#3 Sii audace
Una dichiarazione d’apertura in cui esterni un’opinione o un concetto forte e controcorrente ha l’effetto di una calamita.
Le persone potranno essere d’accordo o sentire accapponare la pelle dal disappunto che creerai in loro, ma in entrambi i casi percepiranno la spinta ad approfondire, per capire meglio che cosa intendi, che soluzione proponi.
Usa tutte le tecniche di content design
Hai creato un’introduzione spettacolare. Sei soddisfatto, così compiaciuto che pensi di non aver mai scritto un inizio più coinvolgente. Quando lo rileggi hai i brividi sulla pelle, ma quando guardi le statistiche del tuo sito? La percentuale di rimbalzo e tale che i tuoi capelli non solo sbiancano, ma si lanciano nel vuoto.
È palese, qualcosa non torna.
Cosa c’è che non va? Cos’hai dimenticato?
Forse ti sei concentrato così tanto sul titolo e l’introduzione che hai dimenticato di curare il corpo del tuo post. Magari hai costruito muri che al confronto le esercitazioni dei marines sono acqua calda per tisane rilassanti?
Ho preparato qualche consiglio, degli accorgimenti che potresti applicare al tuo testo e migliorare l’impatto dei tuoi contenuti per blog.
Controlla, punto per punto, e vedrai che qualcosa non quadra. Per soddisfare i bisogni che tormentano i tuoi lettori devi accompagnarli per mano, non ti basterà aprire la porta e mostrare un bell’ingresso.
Sfrutta il modello a piramide invertita come se il contenuto fosse una matrioska
Ne avrai già sentito parlare. È un modello di scrittura che viene consigliato spesso in materia di web writing e quindi perfetto nei contenuti per blog. È una risposta molto efficace al comportamento dei lettori sul web. Non vogliono perdere tempo, quindi hanno bisogno di sapere se sono “atterrati” sul contenuto che meglio risponde ai loro bisogni.
La piramide rovesciata prevede di strutturare il contenuto fornendo subito le informazioni principali e poi tutte le altre in ordine di rilevanza decrescente.
Ti stai chiedendo perché l’ho paragonata a una matrioska? Perché questo modello di scrittura nei contenuti per blog, si presta a essere applicato a tutti i singoli blocchi di testo che compongono il contenuto.
Se è vero che ogni blocco di testo è un’unità informativa, che dovrebbe esprimere un concetto “forte” e solo uno; esponi il cuore di quel concetto all’inizio.
Usa il sommario
Se il tuo contenuto è molto lungo e svisceri diversi concetti, puoi aiutare il lettore inserendo un sommario con anchor text che conducano alle diverse unità informative.
Se non hai dimestichezza con i codici, puoi usare dei plug in per WordPress, come Easy table of contents, che possono aiutarti a creare il tuo sommario.
No ai muri di testo, crea paragrafi brevi
Per rispondere a una modalità di lettura sempre più frettolosa, crea un testo suddiviso in paragrafi brevi (3 – 4 righe, ma è solo un consiglio) e inserisci spazio bianco tra un’unità informativa e l’altra.
Fai respirare il testo e fai in modo che sia facilmente scansionabile, in modo che le persone possano individuare subito ciò che gli serve.
Sfrutta il grassetto per evidenziare parole o frasi brevi che ritieni più importanti e significative. Aiuta il lettore a perlustrare meglio il testo e fornisci delle “briciole connettive”, linee guida coerenti che svolgano la funzione di percorso di lettura.
Usa i sottotitoli (subheading h2, h3, ecc.)
Ricorda di sfruttare i sottotitoli (subheading) così come hai fatto con il titolo del blog post: attira e incuriosisci; devi spingere avanti e accompagnare il lettore nella lettura.
Un apparato di sottotitoli nei tuoi contenuti per blog è utile per facilitare la fruizione del testo. Permette al lettore di avere, a colpo d’occhio, una sorta di mappa concettuale del testo, ma non solo:
- Aiutano te nell’organizzazione ed esposizione dei concetti.
- Rendono il testo più “appetibile” ai motori di ricerca.
- Agevolano le persone non vedenti o ipovedenti, che utilizzano tecnologie assistite come gli screen-reader.
Aiuta il lettore con il Visual content
Usa immagini, infografiche, screenshot o video per attrarre l’attenzione, approfondire o schematizzare dei concetti. Oppure, semplicemente, per offrire un attimo di respiro e riflessione al lettore.
Se vuoi sapere come forme, colori e il connubio tra immagini e microcopy possano rendere più rilevanti ed esplicativi i tuoi contenuti per blog, scopri cos’è il visual content e perché dovresti sfruttarlo nel web marketing.
Questi sono solo alcuni consigli, ma vorrei aiutarti e proseguire. Quindi, ti invito ad approfondire con il post: Scrivere un blog post – 5 consigli utili.
I tuoi prodotti o i tuoi servizi sono il frutto del tuo impegno e del tuo lavoro, per questo meritano di essere valorizzati. #contentmarketing #contentwriter #copywritingClick To TweetScrivere contenuti per blog: tiriamo le somme
Scrivere contenuti per blog è tutt’altro che una passeggiata. Saper scrivere correttamente è una competenza base che non ti basterà per incontrare i tuoi potenziali clienti.
Spero di averti fornito degli spunti utili per poter valutare i tuoi contenuti per blog. Adesso puoi capire perché i testi venduti a prezzi ridicoli non sono un investimento, ma una spesa senza ritorno per il tuo business.
Vuoi pagare qualcuno per essere un’azienda o un professionista dimenticato nel web? Io non credo.
I tuoi prodotti o i tuoi servizi sono il frutto del tuo impegno e del tuo lavoro, per questo meritano di essere valorizzati.
Proprio ora, in questo momento, là fuori ci sono persone che hanno bisogno delle tue soluzioni. Cosa stai aspettando?
Lo spazio riservato ai tuoi commenti è sempre aperto e se hai bisogno di me, scrivimi; sarò felice di sentirti.
Scritto ascoltando l’album: The Very Best of Vivaldi