Vado matto per un piano editoriale ben riuscito.
Come ti “suona” questa frase? Suscita qualche ricordo?
Sono cresciuto a pane e telefilm, quando le televisioni erano più profonde che larghe, e il telecomando era un lusso per pochi. Erano gli anni ’80 di un secolo già finito in soffitta. Immerso in un ricordo sbiadito, come i colori del vecchio blaupunkt di mio padre, sento ancora l’entusiasmo che mi teneva incollato davanti allo schermo: adoravo guardare l’A-Team.
Cosa mi piaceva di quel telefilm?
Tra rocambolesche e incredibili avventure, la squadra di reietti, capitanata dal colonnello John “Hannibal” Smith, la sfangava ogni volta; e sai perché? Avevano sempre un piano.
Scrivere per il web, come ogni attività professionale, è una dura lotta. Ma, puoi trasformarla in una emozionante avventura a lieto fine. Ti serve solo un piano: un piano editoriale.
La differenza tra un blog arrancante, che si trascina un giorno dopo l’altro, e un blog di successo, è proprio lì: la pianificazione.
Il piano editoriale ti agevola nella creazione dei contenuti. Ti aiuta a fare chiarezza nella selva delle idee che affollano una mente brillante ed entusiasta; come la tua.
Io non posso farne a meno. E tu? Sei pronto a creare il tuo?
Piano editoriale per blog: Cos’è e perché è necessario
Il piano editoriale è un documento in cui elenchi gli argomenti da sviluppare nel blog aziendale. Una raccolta di spunti e idee per scrivere i tuoi articoli. Detto così, sembra un processo semplice, ma in realtà è la pratica di mettere per iscritto la strategia dei contenuti per il blog: la tua content strategy.
Credimi per mesi ho pensato di poterne fare a meno. Non si può.
Il piano editoriale è una necessità imprescindibile, perché ti costringe a ragionare sulla strategia da attuare, riflettere su ogni singolo aspetto del tuo blog e sui contenuti che andrai a realizzare.
Il piano editoriale deve essere finemente strutturato per diventare la tua road map. È il documento con cui definisci i percorsi che conducono agli obiettivi che ti sei posto con il tuo blog; sia esso personale o un blog aziendale.
Che tu decida di realizzarlo con tool professionali o scrivendolo sulla famosa “carta del formaggio”, questa è una tua scelta. Ma se non vuoi perdere tempo nella stesura di contenuti inutili, e avere un minimo di speranza che il tuo blog funzioni, hai bisogno di un piano editoriale.
Cosa devi fare prima di creare il tuo piano editoriale
Dunque, se l’atto pratico della stesura del tuo piano editoriale potrebbe sembrare semplice e banale, sappi che è il frutto dell’analisi approfondita di diversi aspetti.
Sei pronto a “disegnare” la rotta che conduce alla creazione dei tuoi contenuti? Ecco i passaggi essenziali per lo studio approfondito del tuo piano editoriale.
Definisci i tuoi obiettivi
Il primo passo per delineare una strategia, e dare un senso al tuo blog aziendale, risiede nella consapevolezza di cosa vuoi ottenere. Una buona strategia dei contenuti dovrebbe rispondere a tre domande essenziali:
- Perché vuoi creare dei contenuti?
- Di quali contenuti hai bisogno?
- Come crei i contenuti che ti servono per raggiungere l’obiettivo?
Non voglio fartela sembrare più difficile di quanto sia, ma sono sicuro che queste tre domande hanno già messo in moto gli ingranaggi giusti nella tua mente.
Avere un obiettivo definito ti consente di superare ogni dubbio, e tutti gli ostacoli che incontrerai nel tuo cammino. L’obiettivo è il tuo “perché”; più sarà chiaro, più facile sarà raggiungerlo con successo.
Per definire il tuo “perché”, ti invito a sfruttare il concetto del “Golden Circle”.

Hai già sentito parlare della teoria del “Cerchio d’oro”? È un concetto di comunicazione efficace sviluppato dall’antropologo inglese Simon Sinek. L’idea è molto semplice e intuitiva: invece di sviluppare le tue strategie di azione e comunicazione aziendale partendo dal “cosa” fai, inizia dal “perché” lo fai.
Il concetto del “cerchio d’oro” sovverte la comunicazione tradizionale. È uno schema che ti permette di ottenere un maggior impatto sul tuo target di riferimento e si sviluppa in tre fasi: perché – come – cosa.
Se imposti le tue strategie partendo dal “perché” faciliti la comprensione del tuo messaggio; lo rendi concreto e razionale. Ne consegue che le persone comprenderanno le ragioni delle tue azioni e saranno maggiormente disposte ad ascoltarti. Questo accade perché il tuo messaggio arriva dritto alle aree del cervello che formano il sistema libico: le sedi dei nostri sentimenti, del comportamento e delle decisioni istintive.
Conoscere il “perché” è fondamentale per comprendere l’obiettivo della tua content strategy e comunicarlo al tuo pubblico in modo efficace. Quindi, perché lo fai? Qual è il tuo scopo? In cosa credi?
Vuoi ottenere:
- Più traffico pertinente verso un e-commerce?
- Portare i visitatori verso una landing page per convertirli in clienti e aumentare le vendite?
- Informare le persone raccontando chi sei e come puoi aiutarli, per accrescere la tua brand awareness?
Non puoi creare contenuti efficaci se non sono focalizzati, quindi dovresti saper rispondere a queste domande. Dovresti conoscere il tuo “perché”; in ogni cosa che fai.
Cerca di essere dettagliato quando definisci i tuoi obiettivi. Non limitarti a pensare “voglio ottenere più traffico”, ma pensa “voglio che il traffico aumenti del 20% in 4 mesi”. Sii specifico.
Ti invito a vedere l’intervento di Simon Sinek al TEDxPuget Sound del 2009.
Per approfondire, ti consiglio la lettura del libro: Partire dal perché. Come tutti i grandi leader sanno ispirare collaboratori e clienti.
Qual è il tuo target di riferimento?
Quando hai definito il tuo obiettivo, o più di uno se necessario, hai la necessità di capire chi è il tuo pubblico di riferimento.
Ehi, l’ho sentita fin qua. È quella vocina che ti risuona nella mente e ti dice: “chiunque è un tuo potenziale cliente.” Non commettere questo errore. E se gestisci il blog aziendale per un tuo cliente lotta affinché questo concetto sia chiaro: “chiunque” non è un cliente.
Hai bisogno di definire chi sono i tuoi potenziali clienti. Nel web marketing sono definiti “personas”. In base al ruolo che questi individui ricoprono nel processo d’acquisto, li troverai classificati con declinazioni diverse: user personas, buyer personas, target personas.
La sostanza è una sola: chi è che può comprare i tuoi prodotti o servizi?
Se sei all’inizio del tuo progetto aziendale sarà tutto più complesso. Dovrai “immaginare” a chi vuoi rivolgerti. Invece, se la tua azienda, o l’azienda per cui lavori, è già avviata, puoi fare delle ricerche rivolgendo domande ai clienti acquisiti. In ogni caso devi creare delle “personas”, un target a cui rivolgerti:
- Dove si trova il tuo pubblico online?
- Qual è il loro obiettivo, quale bisogno devono soddisfare?
- Quale tipo di contenuto preferiscono consumare?
Cerca di non focalizzarti solo sugli aspetti demografici dei tuoi potenziali clienti, ma valuta altrettanto bene “perché” dovrebbero aver bisogno di te, della tua azienda, dei tuoi prodotti e servizi.
È importante cercare di entrare in empatia con le tue personas, per cogliere cosa:
- stanno cercando di ottenere;
- gli impedisce di ottenerlo;
- accadrà se non lo otterranno.
Questo ti permette di scoprire le motivazioni di base del tuo pubblico in target, e creare contenuti efficaci, perché mirati a fornire l’aiuto che stanno cercando.
Ora, hai definito una direzione e un pubblico; le basi del tuo piano editoriale sono pronte. È arrivato il momento di concentrarti sulle macro-aree in cui andrai a sviluppare argomenti e idee che diventeranno dei post sul blog aziendale. Affinché i tuoi sforzi editoriali non siano vani, è necessario fare alcune considerazioni.
I tuoi clienti ideali? Non focalizzarti solo sugli aspetti demografici, ma valuta altrettanto bene “perché” dovrebbero aver bisogno di te, della tua azienda, dei tuoi prodotti e servizi. #pianoeditoriale #blog #contentstrategyClick To TweetPiano editoriale: analizza il settore di pertinenza del blog aziendale
Non voglio fartela troppo difficile; parlarti di analisi SWOT o infarcire questo post con ulteriori concetti che, se sconosciuti, potrebbero scoraggiarti. Quello che desidero è che tu sia in grado di impostare il tuo piano editoriale nel momento in cui avrai concluso la lettura di questo post.
Trovo che la sottile strategia di porsi delle domande sia sempre efficace, purché siano le domande giuste. Quindi, le considerazioni necessarie per definire gli argomenti del blog nascono da alcune riflessioni:
- Conosci bene l’azienda per la quale andrai a scrivere? Quali sono i punti di forza che è meglio far risaltare, e quali i punti deboli?
- Chi sono i competitor? Sei andato ad analizzarli per vedere cosa fanno, quali contenuti producono e che risultati stanno ottenendo?
- Quali insidie o minacce si nascondono nel tuo settore di pertinenza?
- Quali opportunità hanno lasciato sul terreno di gioco i tuoi competitor?
- Come puoi far risaltare i valori aziendali e comunicarli alle tue personas in modo differenziante?
Conoscere le risposte a queste domande ti permette di prenderti cura del blog aziendale. Sono considerazioni preziose che influenzano ogni azione che deciderai di compiere, perché potrai rispecchiare i valori e gli obiettivi aziendali.
Decidi gli argomenti fondamentali per il piano editoriale
Analizzato il settore in cui operi, o agisce il brand per cui stai lavorando, decidi gli argomenti “core” che andrai a trattare.
Il Colonnello John Hannibal Smith ti direbbe: “Non ho mai creduto alle coincidenze. Sono convinto che anche quando le cose sembrano casuali, c’è comunque un piano”.
Eh, sì. Nulla va lasciato al caso, tanto più se non esiste. Quindi, per il tuo piano editoriale devi trovare gli argomenti di cui parlare.
Inizia da tutto quello che è direttamente collegato a te o all’azienda per cui stai curando il piano editoriale del blog; racconta:
- Nuovi prodotti;
- Partecipazione a eventi;
- Iniziative e collaborazioni con altre realtà;
- Intervista i membri del team;
- Parla degli aspetti differenzianti, come servizi esclusivi o materiale utile per i clienti.
Alterna questo genere di contenuti con argomenti collaterali. Sono tutti quegli argomenti utili ai tuoi potenziali clienti, anche se non sono direttamente collegati a te o all’azienda.
Immagina di lavorare per un’azienda che produce gadget promozionali, per esempio. Potresti creare dei contenuti che aiutino i potenziali clienti, magari consigliando strategie di promozione aziendale. In questo modo, le persone possono conoscerti e trovare informazioni utili per raggiungere i propri obiettivi. Ottieni il grande vantaggio di guadagnare la loro fiducia; l’aspetto fondamentale per indurli ad acquistare i tuoi prodotti.
Dunque, fai un brainstorming:
- Individua gli argomenti direttamente legati all’azienda, chiamiamoli “argomenti centrali”;
- Pensa a tutti gli “argomenti correlati” al settore di pertinenza, e che possano aiutare i potenziali clienti;
- Spia i concorrenti per vedere come si stanno muovendo e quali argomenti trattano;
- Sfrutta i social network per capire di cosa parlano le tue personas e creare contenuti che rispondano alle loro domande.
Vedrai che il vuoto cosmico, che ti sembra incolmabile, è uno spettacolare e infinito recipiente di idee da trasformare in contenuti, per arricchire il piano editoriale.

Definisci le categorie del blog aziendale
Parti dagli argomenti che vuoi trattare nel blog, così potrai creare delle macro-aree che includerai in specifiche categorie.
Per farti un esempio, io ho deciso di occuparmi di:
- Scrittura per il web;
- Creazione e gestione blog;
- Inbound e content marketing;
- Formazione online;
- Produttività legata al blog aziendale.
Queste aree di interesse sono diventate le mie categorie e definiscono la struttura dei contenuti per il mio blog.
Le categorie sono essenziali per il blog. Definiscono la struttura tematica dei contenuti e influiscono sulla:
- Navigazione delle persone all’interno del blog. Attraverso le categorie, potranno spostarsi agevolmente da un articolo all’altro, restando focalizzate sul tema che gli interessa.
- Scelta degli argomenti che andrai a trattare per sviluppare una struttura dei contenuti categorizzata e chiara.
- Analisi dei motori di ricerca. Google comprende meglio di cosa tratta il tuo blog e com’è strutturato.
Considera le categorie come dei recipienti verticali che rappresentano gli argomenti principali da cui sviluppare i tuoi contenuti. Puoi avere anche delle sottocategorie che si sviluppano in modo gerarchico e semanticamente correlato. Poi, non dimenticare i tag: le etichette che identificano, in modo trasversale, il tipo di contenuto all’interno delle categorie.
La scelta del nome di ogni categoria non può essere troppo fantasiosa. Anzi, per nulla. Cerca di fare una scelta in ottica SEO, perché ogni categoria, così come ogni tag, genera uno slug, ovvero una porzione di testo che completa l’URL di riferimento. Perché non ottimizzarlo?
Nel caso delle categorie per il mio blog, dal punto di vista SEO, forse “Scrivere per il web” è meglio di “Scrittura per il web”. È una long tail keyword maggiormente ricercata dalle persone.
Tutto fa brodo. Ma il brodo di pollo è meglio del dado. Quindi abbi cura di ogni dettaglio. Sempre.
Vai a caccia delle Keyword per i contenuti del tuo piano editoriale
Definite le categorie, quindi delineata la struttura degli argomenti del blog aziendale, è il momento di analizzare le keyword che ti permetteranno di posizionare i contenuti.
Per trovare le keyword essenziali allo sviluppo del tuo piano editoriale è necessario fare delle ricerche. Strumenti, come Ubersuggest, Google Trends, oppure SEOZoom e SEMRush, ti permettono di capire cosa stanno cercando le persone in target e quali parole usano per farlo.
Senza uno studio delle parole chiave sarà più difficile scrivere contenuti in ottica SEO, ovvero capaci d’incontrare le persone. Avrai difficoltà a posizionarti sui motori di ricerca, e quindi a ottenere un traffico pertinente verso il blog aziendale. La ricerca basata sulle parole chiave ti permette anche di trovare nuove idee e opportunità per i tuoi contenuti:
- Ricerca e seleziona le keyword che desideri classificare. Cerca di scovare quelle keyword (long tail keyword) con un volume di ricerca elevato e poco competitive.
- Scrivi il tuo miglior contenuto e includi la keyword principale nel titolo, nel corpo dell’articolo, negli heading tag (le intestazioni h2, h3…) e nel tag alt delle immagini.
- Lavora per ottenere backlink con anchor text che contengano le parole chiave principali, ma senza esagerare. Google è un salutista: il troppo di tutto fa male.
Certe keyword potrebbero essere molto competitive, e potresti pensare di abbandonarle. Ma cosa fai se sono parole chiave importanti per il blog aziendale? Non puoi lasciarti condizionare. Devi sempre considerare le tue personas e scrivere per loro il miglior contenuto possibile.
Non dovrà essere la SEO a guidare da sola la tua content strategy. Includi le keyword nei tuoi contenuti, ma non lasciare che ne prendano il controllo. La scelta degli argomenti deve portarti alla creazione di contenuti che contengano “un’anima”, con uno scopo preciso. Dunque, prima di tutto, dona ai tuoi contenuti un messaggio rivolto ai tuoi lettori e mirato al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Lasciati consigliare dalle keyword, ma non permettergli d’impedirti la scrittura di contenuti legati ad argomenti competitivi. I tuoi lettori, i potenziali clienti dell’azienda, sono la cosa più importante. Sfrutta la conoscenza del mercato di riferimento e delle tue personas, trova il modo di far emergere l’unicità dell’azienda, e crea un contenuto approfondito e originale.
Se vuoi approfondire: la ricerca nel Content Marketing – come trovare le parole.

Quale tipo di contenuto creare per il tuo blog aziendale
Tutte le ricerche che hai fatto, e l’analisi del tuo target di riferimento, sono preziose indicazioni per capire quale tipo di contenuto creare.
Io sono un blogger logorroico, scrivo contenuti lunghi; vado quasi sempre oltre le 1500 parole per i miei articoli. Ma non sempre un post deve essere lunghissimo. Puoi creare post brevi (almeno 300 parole), oppure solo un paragrafo accompagnato da una splendida infografica.
La domanda è sempre quella: chi sono le tue personas? Quali contenuti adorano consumare? Preferiscono un video? Per loro è più pratico ascoltare un podcast? Sono considerazioni che devi fare.
Cura ogni dettaglio dei tuoi articoli, come gli heading tag di cui ti ho già accennato. Sono fondamentali perché:
- Quando crei la scaletta dell’articolo, fungono da linee guida per lo sviluppo del post.
- Indicano agli spiders di Google qual è la struttura del tuo blog post.
- Aiutano i tuoi lettori fornendo degli appigli visivi, per capire subito i punti che saranno approfonditi nell’articolo.
Potrei spingermi oltre, e approfondire tutti i dettagli necessari alla stesura di un testo per il web, ma vorrei che tu uscissi vivo da questo post. Quindi, senza dilungarci oltremodo, permettimi solo di soffermarmi su un particolare tipo di contenuto.
Il Pillar article
Sono sicuro che sai bene come nell’economia di un blog sia buona prassi creare dei contenuti approfonditi ed esaurienti: i famosi “pillar article”.
Ti consentono di piantare dei pilastri che sostengono gli argomenti principali trattati nel tuo blog aziendale. Poi, potrai fare post più brevi e specifici che sviluppano l’argomento da altri punti di vista e permettono di creare una link building interna. Ovvero, ti consentono di creare una rete di link che sostengono il pillar article e ne accrescono la rilevanza per Google.
Qualsiasi sia la strada che imboccherai nella creazione degli articoli per il blog aziendale, ricorda: non esiste un contenuto che richieda poca attenzione. E non esiste un contenuto che non abbia un obiettivo specifico.
Vuoi approfondire come sviluppare la struttura dei tuoi contenuti? Questo articolo ti aiuterà: 5 consigli utili per scrivere un blog post
Piano editoriale: ricapitoliamo
Il piano editoriale è il frutto di un’analisi essenziale che ti consente di:
- Fissare gli obiettivi del blog e di ogni singolo contenuto;
- Avere una visione complessiva, e chiara, del percorso che ti porterà a realizzare gli obiettivi prefissati;
- Programmare il tuo calendario editoriale, ovvero la schedulazione delle azioni per raggiungere i risultati che desideri.
Se non sviluppi un piano editoriale, se non gli riservi il tempo necessario, le settimane scorreranno senza che te ne accorga. E il blog resterà solo e abbandonato in un angolino polveroso.
Solo a guardarlo ti prenderà l’ansia. Sentirai che dovresti, dirai di volerlo fare, ma con il passare del tempo finirai per non crederci neppure tu. Vergogna: è l’unica emozione che proverai; ed è la chiave che chiuderà in soffitta il futuro del tuo blog. Le tue strategie di content marketing moriranno di fame.
I contenuti sono troppo importanti per sviluppare le tue strategie di web marketing. Se non vuoi che le tue idee restino solo dei buoni propositi, e vuoi sostenere dignitosamente la tua content strategy, hai bisogno di pianificare la strategia del tuo blog aziendale.

Come impostare il piano editoriale
Gestire un blog aziendale non è una scampagnata tra gli ulivi, assomiglia di più a un percorso della Rally Dakar.
Ti troverai sulle alture del successo di un post, e poi subito giù tra le sabbie mobili. Dovrai affrontare il caldo torrido di una strategia che risulta sbagliata e riformulare un nuovo percorso.
Ecco perché il tuo piano editoriale dovrà essere come l’acciaio: resiliente e duttile. Prepara un documento dove annoterai tutte informazioni che hai raccolto dalle analisi che abbiamo visto finora:
- Obiettivi del blog;
- Target di riferimento;
- Analisi del brand: punti di forza, punti deboli, opportunità e minacce;
- Tono di voce del brand;
- Competitor;
- Macro-aree degli argomenti da trattare e categorie;
- Elenco dei blog post da scrivere;
- Obiettivo di ogni blog post;
- Keyword;
- Tipo di contenuto;
- Frequenza di pubblicazione mensile;
- Durata del progetto.
Se stai lavorando a un blog personale alcuni dettagli potrebbero sembrarti eccessivi e ininfluenti; magari pensi di poterli tenere a mente. Credimi, scriverli ti aiuterà a mantenere una rotta sicura; al riparo da possibili “sbandate”.
Invece, se devi presentare un piano editoriale per un blog aziendale fai in modo che il tuo cliente abbia chiari quali siano gli obiettivi e come intendi agire. Indica ogni dettaglio utile affinché la tua sia una comunicazione efficace e in grado di “sigillare” la sinergia d’intenti tra te e il tuo committente.
Schedula le idee del tuo piano editoriale: benvenuto calendario editoriale
Il calendario editoriale è un elemento strategico che completa il tuo piano editoriale. Diciamo che potresti considerare il piano editoriale come se fosse la “mente”, mentre il calendario editoriale è il “braccio”: la parte in cui decidi la programmazione delle azioni da intraprendere per il blog aziendale.
Se ti sembra tutto troppo restrittivo e schematico, pensa a tutte le volte che è arrivato il giorno della pubblicazione e ti sei trovato a mani vuote. L’ansia che sale perché non sai di cosa scrivere. L’affanno e la frenesia di andare a rivedere i post precedenti, perché non ti ricordi se un argomento l’hai già trattato e come.
I tuoi articoli non dovrebbero essere incoerenti e sparpagliati, come si danno le carte a briscola. Devi avere una content strategy: un piano che ti consenta di creare contenti utili e coerenti con la missione del tuo blog e il tuo target di riferimento. Contenuti destinati a personas specifiche, e con una frequenza che trasmetta affidabilità ai tuoi lettori.
Cominciare un progetto di blog aziendale con in testa gli obiettivi da raggiungere e i passi necessari per farlo, significa sapere dove sei e dove vuoi arrivare.
Il calendario editoriale ti permette di mantenere la rotta che hai stabilito, e ti garantisce di pubblicare contenuti dedicati al raggiungimento dei tuoi obiettivi.
Ti offre una visione complessiva del processo editoriale e dovrebbe contenere:
- data prevista pubblicazione;
- argomento da trattare;
- obiettivo dell’articolo;
- tipo di articolo che intendi sviluppare;
- possibile titolo;
- keyword primarie e secondarie con cui vorresti posizionare l’articolo;
- link interni a cui collegare l’articolo;
- eventuali link esterni per approfondimenti;
- anchor text per i link;
- fonti da cui trarre ispirazione.
- copywriter a cui è stato assegnato l’articolo.
- stato dell’articolo (per esempio: assegnato; bozza; editing; pubblicato).
“Popola” il tuo calendario editoriale con queste informazioni, per un periodo di 3 o 6 mesi, o in base alla durata del progetto che devi sviluppare. Ora il tuo piano editoriale ha una direzione definita per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Come fare un calendario editoriale? Approfondisci e trova tutte le indicazioni e i tool necessari per un calendario editoriale efficace: Calendario editoriale per blog.

Calendario editoriale Social media: il tuo piano editoriale diventa crossmediale
Sono certo che tu ne sia a conoscenza, ma permettimi di accennarti un risvolto che necessita di essere considerato. Dopo aver preparato il tuo piano editoriale e programmato le pubblicazioni, tutto questo non sarà sufficiente. Sperando che tu abbia scritto contenuti in ottica SEO e ottimizzato il tuo sito al meglio, non puoi aspettare che i motori di ricerca decidano di valorizzare i tuoi sforzi. Dovrai “spingere” i contenuti per farli conoscere. Quindi, avrai bisogno d’impostare un piano editoriale social media per condividerli.
Ogni social ha peculiarità specifiche e le persone li “frequentano” per cercare contenuti diversi. Per esempio, Pinterest è ottimo per trovare infografiche e tutorial, mentre Instagram è il re indiscusso delle immagini.
Dovrai “convertire” i tuoi contenuti affinché siano crossmediali, ovvero capaci di adattarsi alle piattaforme in cui verranno distribuiti. Ma, soprattutto, dovrai aver analizzato i social dove vale la pena investire il tuo tempo: sono frequentati dalle tue buyer personas?
Dunque, il passo successivo sarà implementare il tuo piano editoriale con un calendario social media dove impostare:
- argomento;
- testo del post social;
- obiettivo del post;
- date delle ricorrenze;
- data di pubblicazione;
- link all’immagine di riferimento da condividere con il post;
- un campo “Note” in cui riportare le performance dei post.
Organizzare e manutenere un piano editoriale è complesso e impegnativo, ma è il modo giusto per ottimizzare i tuoi sforzi e rendere efficace la tua content strategy.
Senza un 'perché' la tua content strategy vagherà nel vuoto cosmico. Un piano editoriale ben riuscito salva la vita del blog aziendale. #pianoeditoriale #contentstrategy #blogClick To TweetStrumenti utili per creare il piano editoriale del blog aziendale
La scelta degli strumenti per creare un piano editoriale è soggettiva. In apertura di questo “breve” articolo (breve= sarcasmo da blogger logorroico), ti ho accennato che potresti anche scriverlo sulla famosa “carta del formaggio”. Questo è vero, e resta tale. Tuttavia, sai che la scelta degli strumenti performanti e capaci di agevolare il tuo lavoro, ti consente di ottimizzare la produttività.
Trovo che uno degli strumenti più utili ed economici per impostare il piano editoriale sia un tool tipo Excel. Ancora meglio, se è un foglio elettronico online che puoi condividere in tempo reale con i tuoi collaboratori o con il tuo committente. Quindi potresti impaginare con Word una relazione con tutte le informazioni raccolte dalle tue analisi e abbinare un file di Excel dove impostare i diversi tab in cui scrivere:
- I dati di cui hai bisogno (Argomento, titolo dell’articolo, keyword di riferimento, link a fonti di approfondimento, ecc.).
- Tutte le idee e gli spunti per creare futuri articoli.
- Una lista di tutte le keyword di settore potenzialmente interessanti.
Non esiste un modello di piano editoriale imposto, ma questo non vuol dire che potrai dimenticarti di farlo. Fai delle prove, trova il modo di esprimere al meglio i concetti che abbiamo visto in questo articolo.
Prima d’iniziare a scrivere i post per il blog aziendale dovrai decidere come scriverli. Definire un tono di voce, ovvero il TOV del blog, che sia coerente con la comunicazione aziendale, e ogni piccolo dettaglio che ti consenta di ottimizzare gli sforzi.
Se vuoi approfondire il TOV, questo articolo potrà aiutarti: Trova il tuo tone of voice: comunica la personalità del tuo brand.
Un piano editoriale ben riuscito salva la vita del blog aziendale
Ora sai qual è la base per gestire al meglio la produzione dei contenuti per il tuo blog. Spero tu abbia compreso che organizzare un blog aziendale è impegnativo, e creare un piano editoriale lo è altrettanto. Ora, puoi gettare le basi per massimizzare i tuoi sforzi, ottimizzare la comunicazione aziendale e offrire contenuti pertinenti e utili per il target di riferimento.
Hai bisogno di saperti organizzare, ma ne vale la pena. Se vuoi focalizzarti sugli obiettivi più importanti e potenziare la tua produttività, scopri come organizzare le tue attività con il corso online: organizzato ed efficace.
Presto, potrai godere dei risultati ottenuti grazie agli sforzi profusi nell’analisi e pianificazione strategica per il tuo blog aziendale.
Immagina, anche tu potrai saltare a bordo del furgone – GMC Vandura – dell’A-Team e compiaciuto, mordicchiando il tuo sigaro, potrai dire: adoro un piano editoriale ben riuscito.