Scrivere ottimi contenuti per blog post è una pratica tutt’altro che semplice. Le parole sono una tecnologia capace di adattarsi a qualsiasi scenario e, in fondo, un testo destinato al web non è poi così diverso dal cartaceo. Tuttavia, la scrittura di un blog post ha bisogno di accortezze che devi sapere, se vuoi evitare di sprecare il tuo tempo.
Per hobby o per lavoro: scrivere non basta
Hai creato il tuo blog con l’amore di un genitore per il proprio figlio e ti sei preoccupato di condividere i tuoi pensieri in un fiume post. Oppure, la tua azienda ti ha affidato la gestione del blog, perché sei “quello che sa scrivere”, e tu hai dato anima e corpo alla scrittura di contenuti.
Qualsiasi sia la tua situazione, forse i risultati non sono stati quelli che ti aspettavi e sei pervaso dallo sconforto. Mai arrendersi.
Le persone non ce l’hanno con te e sono sicuro che i tuoi post siano interessanti e scritti in un italiano “educato” e comprensibile. Però il web è un oceano d’informazioni molto vasto e produrre contenuti può non bastare.
I tuoi blog post devono essere progettati per incontrare le persone o meglio, per incontrare i loro bisogni.
Contenuti per blog post: 5 Cose che dovresti sapere
Lo so, alla parola “progettati” sei inorridito, hai sentito freddo, ma la verità è che i tuoi contenuti devono essere accompagnati verso le persone. Questo lo puoi fare se segui una progettualità ben definita, solo se il contenitore è in grado di supportare il contenuto.
1. Per chi stai scrivendo?
Immagina: hai acceso il computer, il cursore ti fa l’occhiolino dal foglio bianco di word . La tisana fuma dalla tazza su cui spicca la scritta – oggi è un giorno fortunato – e ti senti carico. Ti siedi sulla tua sedia da ufficio imbottita e inizi a scrivere.
La domanda che ti sto per fare forse ti sembrerà strana: “ti sei chiesto per chi stai scrivendo?”
Te lo dico perché se pensi di scrivere per te stesso e speri che le persone ti leggano sappi che non accadrà. Le persone, quindi anche io e te, cercano blog post scritti per loro.
Un’allarmante verità? No, è una apprezzabile presa di coscienza.
Ora che sei consapevole di questo, prova a togliere le dita dalla tastiera e fermati a pensare: “per chi stai scrivendo?” Chi sono le persone che possono trarre un vantaggio concreto dalla lettura del tuo post? A chi sei utile?
Devi avere ben chiaro a chi ti stai rivolgendo, non puoi parlare a tutti, perché le persone hanno esigenze diverse in momenti diversi della loro vita.
Devi scrivere pensando al lettore, quindi devi definire quelle che vengono chiamate: Buyer Personas.
Scrivere un #blog post: per chi stai scrivendo? #contentwriterClick To Tweet2. Il tuo contenuto ha un obiettivo?
Il tuo contenuto deve avere un obiettivo chiaro e le parole devono essere frecce che puntano al suo centro.
Prima di scrivere, anche solo una parola, devi sapere se il tuo contenuto ha lo scopo di soddisfare una ricerca informativa o transazionale. Devi avere in mente una call to action ben precisa per il tuo blog post:
- Vuoi acquisire autorevolezza?
- Vuoi che conoscano la tua azienda?
- Vuoi che conoscano i tuoi servizi o prodotti?
- Vuoi che si iscrivano alla tua Newsletter?
Ogni tuo contenuto deve avere un obiettivo preciso, altrimenti il tuo blog non avrà risultati quantificabili e nel tempo non riuscirai a capire se ciò che stai facendo abbia un senso.
3. Lavora sulle keyword per rispondere alle query
Quando hai ben chiaro a chi ti stai rivolgendo e qual è l’obiettivo del tuo contenuto, devi fare in modo che le persone possano trovarlo. L’unico modo è riuscire a portarlo laddove si trovano le persone a cui potrebbe interessare. Devi capire quali sono le intenzioni di ricerca.
Le persone cercano il tipo d’informazione o servizio di cui hai scritto? Se sì, con quali parole lo cercano?
Usa dei tool come Keyword Planner di Google o Answer the public, ti aiuteranno.
Solo quando hai definito le keyword allora puoi scatenare la tua voglia di scrittura. Lasciati andare e scrivi di getto, ma non dimenticare per chi lo fai e qual è il tuo obiettivo.
4. Dopo la scrittura: cura ogni dettaglio
Hai scritto il tuo blog post, un testo ancora “caldo” in cui hai dato il massimo, devi esserne orgoglioso. Scommetto che non vedi l’ora di pubblicarlo. Io sono proprio così, adoro la sensazione che provo nel vedere il mio contenuto online.
Tuttavia prima di pubblicare il tuo contenuto ci sono ancora molti aspetti da valutare e controllare:
Il titolo del tuo post
Il titolo è un micro-contenuto, è l’ambasciatore del tuo post.
Deve essere chiaro, intuitivo e deve persuadere le persone: fagli capire che nel tuo contenuto troveranno ciò di cui hanno bisogno. Devi riuscire a portare le persone a leggere l’introduzione del tuo blog post. Ricorda che l’attenzione del lettore è sulle prime parole del titolo ed è lì che si deve trovare la tua keyword.
Il Sottotitolo
Quando presente, serve a rafforzare il messaggio del titolo. Hai poche parole a tua disposizione, gioca bene le tue carte, invita le persone verso la soluzione promessa nel titolo.
Abstract
Se disponibile, l’abstract ti permette di proporre un breve riassunto del contenuto. Hai un massimo di 200 parole e dovrebbe contenere:
- il problema.
- il metodo per risolverlo.
- i risultati che si possono ottenere.
- una conclusione.
Introduzione
Le prime parole del tuo testo sono fondamentali, qui ti giochi tutto. Devi far capire alle persone che stanno per trovare la risposta alle loro domande. Devi introdurle alla lettura del tuo contenuto.
Esistono tanti tipi di contenuto, e diversi approcci. In generale, ti consiglio di evitare tanti giri di parole (questo vale per tutto il tuo contenuto), vai subito al dunque. A me piace, come puoi vedere da questo articolo, scrivere una frase breve, chiara e diretta, che contenga la keyword.
Trova l’attacco più efficace per i tuoi contenuti, fai un po’ di test. Ricorda che la formula magica non esiste, esistono buoni consigli e pratiche collaudate, ma devi sempre adattare il tutto al tuo contesto, al tuo obiettivo.
Il tuo contenuto deve essere scansionabile
Il mantra del “le persone non leggono” è una parziale menzogna. Il fatto è che le persone leggono i contenuti sul web in modo diverso rispetto al cartaceo. Si passa da una lettura lineare a una lettura esplorativa. Il testo viene scansionato alla ricerca di segnali che rispondano alla ricerca d’informazioni.
Per questo motivo il tuo contenuto deve essere scansionabile:
Abbatti i muri
Evita di scrivere muri di testo, cerca di frammentarlo in “mattoncini”. Questo non vuol dire che devi distruggere il senso logico di un ragionamento, ma suddividere il testo in più blocchi. Ogni blocco di testo deve avere il suo titolo, come se fosse un testo nel testo.
Dovresti cercare di far “respirare” il testo, ma nessuno ti obbliga a suddividerlo in blocchi. Puoi decidere di usare altri espedienti, l’importante è che il testo sia pensato per le persone che lo leggeranno.
Usa parole in grassetto
Aiuta le persone a trovare subito il filo logico nel testo guidando l’attenzione sulle parole chiave.
I link
Offri valore aggiunto e arricchisci il contenuto con link a fonti attendibili dove le persone possano approfondire un argomento specifico.
Usa i link ad articoli correlati interni al tuo blog. Crea una connessione tra contenuti e permetti alle persone di muoversi agilmente tra le informazioni. L’usabilità del tuo blog è fondamentale, se vuoi che le persone si sentano a casa.
Il tuo blog post è il frutto di passione e lavoro. Prenditi cura di lui #contentwriter #blogClick To TweetLe immagini
Sai benissimo che le immagini hanno un impatto molto più forte delle parole. Arricchisci il testo con immagini pertinenti, che sappiano attirare l’attenzione e coinvolgere, creando un legame empatico con il testo.
Le immagini sono anche un modo per far “respirare” il blog post, perché spezzano la lettura e concedono una pausa al lettore.
Dunque, quante immagini dovrebbero essere presenti nel tuo blog post? Dipende dal tipo di contenuto e dalla sua lunghezza.
I tag HTML
I Tag html sono dei marcatori che informano i motori di ricerca sul tipo di blog post che hai scritto. Questi tag contribuiscono al posizionamento del tuo contenuto.
Per il titolo del tuo post devi usare il tag H1. Per i titoli interni, che definiscono le sezioni del contenuto, i tag che devi usare vanno da H2 a H6, dipende dall’ordine gerarchico dei titoli.
WordPress rende l’implementazione dei tag html molto semplice, perché sono accessibili nel pannello di scrittura. Anche le immagini devono essere corredate del loro tag alt, è indispensabile per la SEO.
Siamo entrati in un campo minato e qui si apre un mondo di considerazioni. Quello che mi preme è ricordarti che questi tag html sono indispensabili ed è bene che tu non li dimentichi.
PS. Cura con attenzione la Meta Description. Dopo il titolo, è la porzione di testo che le persone leggono nella SERP, quando Google risponde alle loro domande. Se utilizzi WordPress per personalizzare la Meta description hai bisogno di un plug in, come ad esempio SEO by Yoast. Usa le poche parole a tua disposizione come Call to Action, per rafforzare il titolo, proprio come faresti per il sottotitolo o l’introduzione.
Categorie e tag
In ogni cosa che fai deve esserci una progettualità: categorie e tag sono le tassonomie con le quali devi strutturare i contenuti il tuo blog.
Organizzare i tuoi blog post con categorie e tag vuol dire redigere una topic map con gli argomenti e le possibili declinazioni che andrai a trattare nel blog. In questo modo puoi offrire alle persone la possibilità di capire la struttura del tuo blog migliorando l’esperienza di navigazione.
Assicurati di aver attribuito i tag e la categoria necessari al tuo blog post.
Un esempio di come si possa utilizzare le categorie in modo creativo, creando dei veri percorsi per le persone, lo puoi trovare sul blog di Giovanni Ronci.
Come scegliere categorie e tag è un argomento che richiede un’analisi più approfondita. Questo articolo può aiutarti a dissipare ogni dubbio: Categorie e tag. Come usarle al meglio in WordPress.
5. La fase di editing
Lo so, stai pensando che non hai scritto un libro, ma un controllo approfondito del testo ti aiuta a scovare le imperfezioni.
Refusi
I refusi popolano ogni forma di scrittura. Sono pericolosi perché capaci di sfuggire all’occhio. Per scovarli e capire se il testo segue un filo logico in ogni sua parte, puoi seguire una o più di queste pratiche:
- Lascia riposare il testo per alcune ore, dedicati ad altro.
- Rileggi il testo a voce alta.
- Rileggi il testo al contrario, partendo dall’ultima parola.
- Fai leggere il tuo scritto a una persona di fiducia.
Altri controlli
Questi sono alcuni dei consigli che ho fatto miei e che riecheggiano nella mia mente con la voce di Luisa Carrada: Verifica di aver usato verbi in forma attiva e fai attenzione all’uso del gerundio.
Dai la caccia agli avverbi, in particolare quelli modali che terminano in “-mente”, e cancella quelli inutili.
Verifica di aver scritto periodi brevi, con un massimo di 20-25 parole. In questo modo puoi migliorare la leggibilità del testo e renderlo più comprensibile.
Prova a utilizzare LanguageTool, uno strumento online gratuito, ti aiuta a verificare se hai scritto periodi troppo lunghi, ripetizioni, etc.
Conclusione
Hai scritto il tuo blog post pensando alle persone che potranno usufruirne. Lo hai fatto con un obiettivo chiaro e hai curato ogni dettaglio: ora puoi pubblicare.
Conoscere ogni aspetto utile a ottimizzare i contenuti è molto importante. Devi continuare a informarti e aggiornarti, vedrai che i risultati arriveranno.
Il tuo blog funziona soprattutto se rispetti le aspettative dei tuoi lettori. Dunque, cerca di essere costante nella pubblicazione e usa un calendario editoriale. Ti sarà utile per programmare i contenuti dei tuoi blog post e avere un quadro completo della tua attività di blogging.
Come mio solito, condivido quello che ho appreso. È utile confrontarsi ed è interessante parlarne. Se hai altri consigli da aggiungere, se ci sono aspetti poco chiari e vuoi approfondire, ti aspetto nei commenti.
Scrivi semplice, sii sincero e mantieni le promesse.
Scritto ascoltando: I giorni – di Ludovico Einaudi