La pratica dell’impiego degli hashtag ha mosso i suoi primi passi su Twitter, il social network di microblogging, per eccellenza. Ogni giorno vengono pubblicati milioni di tweet, un flusso di contenuti e discussioni, riguardanti i più svariati argomenti. Se non hai mai utilizzato Twitter potresti avere l’impressione di doverti destreggiare in un oceano d’informazioni, che sembrano intervallarsi in modo caotico. Com’è possibile gestire al meglio questo marasma di tweet?
Grazie all’uso degli hashtag e agli strumenti di ricerca, è possibile armonizzare i contenuti e comprendere come ottenere le informazioni e la visibilità che stai cercando.
Sommario: dritto al concetto
Twitter – Panoramica sugli strumenti di ricerca
Vediamo come puoi incontrare gli utenti che parlano la lingua delle tue passioni e quali sono gli strumenti che ti consentono di orientarti nel flusso delle notizie di Twitter.
Lo strumento – Ricerca
La Ricerca è una funzione fondamentale, la prima scrematura, per abbassare il rumore di fondo e filtrare le informazioni pubblicate su Twitter.
La casella di ricerca è quella che si trova nella parte alta dell’interfaccia di Twitter, individuabile dall’icona della classica lente d’ingrandimento.
Mentre digiti la parola chiave, noterai che il motore di ricerca ti proporrà alcuni profili legati ad essa. Osserva, se già individui una persona che stavi cercando, selezionala dall’elenco proposto, diversamente completa la digitazione e premi invio.
Se la chiave di ricerca è troppo generica, la mole di risultati che otterrai potrebbe essere ancora imponente, ma niente paura.

Twitter ti permette di filtrare i contenuti tramite l’utilizzo di alcune interessanti opzioni di ricerca:
- Filtra ulteriormente la ricerca, selezionando le diverse schede, messe a disposizione da Twitter: Popolari, Più recenti, Persone, Foto, Video, Notizie, Trasmissioni.
- Modifica le impostazioni di ricerca usando l’icona overflow, che puoi riconoscere perché rappresentata da tre pallini verticali.
- Usa i filtri di ricerca, selezionando l’opzione “mostra”, e dai un taglio alla tua ricerca selezionando le opzioni disponibili: utenti che stai seguendo, la lingua ed il luogo di origine.
Ricorda che la ricerca di Twitter non è statica, è in continuo aggiornamento. Se saranno rilevati nuovi tweet, contenenti la chiave di ricerca, ti sarà segnalato.
Se cerchi qualcosa di molto specifico, l’utilizzo della casella di ricerca può non soddisfare le tue aspettative.
Non arrenderti, trova quello che cerchi, sfrutta la ricerca avanzata.
La Ricerca Avanzata
Avrai notato che l’ultima opzione disponibile nei filtri di ricerca, è proprio la funzione – Ricerca Avanzata. In alternativa puoi raggiungere la stessa pagina digitando nel browser: twitter.com/search-advanced.

Quella che vedi, qui sopra, è la pagina relativa alle opzioni di ricerca avanzata.
La Ricerca avanzata ti permette di sbizzarrirti e filtrare i risultati della tua ricerca utilizzando diverse opzioni, tra cui la possibilità di ricercare un hashtag specifico.
Vedrai che l’hashtag risulterà essere uno strumento fondamentale per le tue ricerche, ma soprattutto per farti trovare dagli utenti attenti hai tuoi stessi interessi.
Se le tue ricerche producono tweet interessanti, ma non puoi leggerli nell’immediato, ti basterà segnalare il tuo apprezzamento, selezionando il cuoricino relativo al tweet. In questo modo lo avrai salvato nell’elenco dei “Mi piace”.
Una cosa simile puoi farla con le liste, creando dei micro flussi personalizzati di notizie relative ad un argomento, oppure ad una persona in particolare.
Ne parlo anche nell’articolo – Twitter, risorse per le tue strategie.
Le Tendenze
Altra opzione molto interessante, che Twitter ha messo a disposizione dal 2012, sono – Le Tendenze.
Si tratta di un elenco di 10 parole chiave o hashtag, per aggiornarti sulle notizie che vanno per la maggiore, in un determinato momento.
Questo elenco lo trovi nell’omonima sezione. Si tratta del “frutto” di un algoritmo, che prende in considerazione diversi fattori, quali ad esempio:
• Le persone che segui
• I tuoi interessi
• La tua posizione
• Il numero di tweet contenenti la parola chiave
• Il volume delle discussioni, che si sviluppano attorno alla parola chiave
Il numero di tweet, contenenti la parola chiave, è solo uno dei parametri considerati nell’algoritmo. Sono le discussioni, che si sviluppano attorno ad una parola chiave, a farla da padrone.
Il numero di volte in cui la parola chiave viene menzionata, in un breve lasso di tempo, è il miglior modo “organico” per spingerla tra le tendenze.
Le tendenze possono aiutarti a capire quali sono gli argomenti di cui le persone stanno parlando e suggerirti il giusto hashtag da inserire nei tuoi contenuti, ottimizzandone la visibilità. Usa questa risorsa con intelligenza, non inserire un hashtag o una parola chiave nel tuo tweet, se non è in linea con il tuo contenuto.
È possibile sfruttare le campagne di Twitter Ads, per incrementare la propria visibilità e spingere una determinata parola chiave, fra quelle “in tendenza”.
Ti lascio immaginare il potenziale esistente, per tutte le aziende ed i Professionisti, che desiderano dare visibilità ai propri contenuti e quindi al proprio business.
#Hashtag – Arpiona i tweet e fatti trovare
Era necessario accennarti agli strumenti di ricerca, per arrivare a parlarti di uno strumento fondamentale, il cui utilizzo si è reso indispensabile su Twitter, ma non solo.
Prima, di raccontarti la storia dell’ascesa dell’hashtag, cerchiamo di capire bene di cosa stiamo parlando.
C’era una volta il cancelletto # – 2007 / 2017 dieci anni di hashtag
Iniziamo ad analizzare il simbolo che viene utilizzato per identificare un hashtag.
Il cancelletto # è un simbolo di punteggiatura, la cui rappresentazione è costituita da segmenti paralleli incrociati.
Nasce da un’abbreviazione latina, la N maiuscola sbarrata, con lo scopo iniziale di rappresentare ed indicare una posizione numerica.
Oggi, nel mondo dei Social Network, il cancelletto è il simbolo che rappresenta l’hashtag, parola la cui origine etimologica svela le caratteristiche intrinseche di questa funzione.
Hashtag è, infatti, un termine che nasce dalla congiunzione di due parole: Hash, che vuol dire cancelletto e Tag, un sostantivo, che in italiano significa etichetta.
#Hashtag - L'etichetta che ti mette in contatto con le tue #passioni e ti permette di farti conoscere.Click To TweetMa quando e chi ha avuto la geniale intuizione di concepire uno strumento così utile?
Breve storia dell’hashtag
Possiamo far risalire l’inizio della storia dell’hashtag, così come lo intendiamo nei Social, a circa 10 anni fa.
Mater artium necessitas, recita il proverbio. Ovvero, la necessità è la madre delle abilità.
Così, nell’agosto del 2007, Chris Messina un avvocato ed ex UX di Google, decise di utilizzare l’hashtag, come modalità di comunicazione. L’intento era quello di migliorare la user experience su Twitter, impiegandolo come un “marcatore” per il tracciamento dei contenuti riguardanti una rete internazionale di non conferenze relative al web e alle tecnologie.
Non fu subito amore tra l’hashtag e Twitter, perché Ewan Williams, uno dei padri fondatori di Twitter, lo ritenne espediente troppo tecnico, non adatto agli utilizzatori del famoso Social Network di microblogging.
Ma quando un’idea è geniale, è l’utente stesso a darle il valore che merita.
Pochi mesi dopo, Nate Ritter, imprenditore e sviluppatore web, sollecitato da Chris Messina, decise di utilizzare l’hashtag #sandiegofire, durante il live twitting di un pauroso incendio avvenuto a San Diego nell’Ottobre del 2007.
In tale occasione il tentativo di raccogliere e rendere maggiormente fruibili tutte le informazioni riguardanti i fatti in corso, ricevette l’attenzione sperata.
E così, grazie agli stessi utenti di Twitter, l’hashtag mosse il primo vero passo, per divenire lo strumento che tutti noi oggi conosciamo e utilizziamo. Da allora l’utilizzo dell’hashtag è divenuto di uso comune, guadagnandosi il meritato palcoscenico.
Cosa sono gli hashtag
L’hashtag è una parola chiave preceduta dal simbolo # (cancelletto), il quale la trasforma in una etichetta ipertestuale.
L’hashtag permette di catalogare e filtrare tutti i tweet, che lo contengono.
Il funzionamento è quello di un link che conduce ad una pagina, in cui sono raggruppati tutti i contenuti che riguardano un determinato argomento.
Così semplice e così potente, questa funzione ti consente di seguire gli argomenti a cui sei interessato e le relative discussioni.
L’hashtag, nel mondo dei Social, è parola divenuta di uso comune e le sue funzionalità sono state esportate da Twitter a molti dei Social Network più popolari, come Instagram e Facebook.
Quali sono i vantaggi di usare gli hashtag
Gli hashtag sono uno strumento strategico capace di facilitare la vita degli utenti su Twitter.
- Quando inserisci un hashtag in un tuo tweet questo contenuto viene categorizzato ed immesso all’interno di un flusso di comunicazione che, potenzialmente, va oltre alla lista dei tuoi follower.
- Gli hashtag raccolgono più voci sullo stesso argomento, ne facilitano la ricerca e ti consentono di partecipare attivamente alla discussione, creando un senso di comunità.
- Ti permette di raggiungere un pubblico più ampio e farti conoscere da altre persone all’interno di una nicchia specifica.
- Consente di seguire eventi in diretta, i famosi “Live tweeting”. Si tratta di uno specifico hashtag, solitamente mai troppo lungo, contenente il riferimento all’evento e di facile memorizzazione.
La Sintassi – Come si scrive un hashtag
Abbiamo visto che un hashtag è formato dal simbolo del cancelletto # più una parola chiave.
Immaginiamo di voler utilizzare due hashtag nello stesso tweet: #blog e #formazione.
Partiamo da due banalità, ma è meglio sottolinearle subito, se non hai mai utilizzato gli hashtag. Il simbolo del cancelletto va attaccato alla parola chiave e se decidi di inserirli nel tweet, uno in coda all’altro, ricorda di separarli con uno spazio.
# blog = no
#blog = si
#blog#formazione = no
#blog #formazione = si
Gli hashtag non supportano i segni di punteggiatura, se vuoi che funzionino correttamente, non inserire, punti, spazi, virgole, ecc., perché interrompono la parola chiave.
Puoi utilizzare l’underscore o trattino basso e le parole accentate, ma fai sempre molta attenzione quando utilizzi caratteri speciali negli hashtag: verifica sempre, fai dei test.
Gli hashtag possono essere inseriti in qualsiasi punto del tweet e non c’è limite al numero di hashtag che è possibile utilizzare. Questo non vuol dire che sia una tattica vincente abusarne, anzi, il tuo tweet inizierebbe a “puzzare” di spam.
Le linee guida di Twitter, suggeriscono un massimo di due hashtag per tweet, eccedere inibisce una corretta categorizzazione del contenuto.
Conclusioni:
Ti ho parlato degli strumenti di ricerca e degli hashtag, perché credo siano aspetti che tu debba conoscere.
Ti aiuteranno a vivere al meglio la tua esperienza nell’utilizzo di Twitter.
Come mio solito, qui di seguito, ti lascio i link a risorse utili, che ti serviranno per approfondire quanto abbiamo appena visto insieme.
Mi auguro di esserti stato utile e se ti fa piacere seguimi su Twitter, mi trovi con il nick @asthesir.
Risorse:
Iscriversi a Twitter: 5 motivi per farlo
Come funziona Twitter: Guida per Twittare bene
Scritto ascoltando: Streams – Johannes Bornlof